Coriano (Rn), 7 maggio 2011
Il giornalismo ai tempi dei supporti digitali
Le esperienze di giornalismo esclusivamente online o di edizioni digitali di giornali cartacei si stanno diffondendo e già oggi molte sono le "varianti" di business model che rimettono in discussione la gratuità totale o parziale dei contenuti e che, sempre più spesso, integrano il lettore nella produzione e nel sostegno del progetto/prodotto. Un discorso a parte va fatto per il citizen journalism e le esperienze partecipative, che aprono a loro volta alcuni nodi di discussione, come il rischio di un certo dilettantismo e quindi il tema della professionalità, della qualità e originalità del materiale offerto.Tra i temi da indagare c'è il cambiamento del mestiere di giornalista (cosa resta del vecchio "saper fare”) e il cambiamento dei generi letterari (che chance di successo ha, ad esempio, il reportage "lungo” o l'intervista "lunga” in rete? È obbligatorio il "corto”?).Questioni apparentemente tecniche, inoltre, possono avere invece risvolti politici: che spazio si apre per il software libero in un panorama in cui potenzialmente sono tutti editori?
Programma
09:30: Riccardo Orioles, ucuntu.org
"Il giornalismo libero trent'anni dopo i Siciliani. Etica e tecnologie”
10:00: Francesco Raiola, www.agoravox.it
"Internet contro le rendite di posizione”
10:30: Paolo Stefanini, www.linkiesta.it
"Lo slow journalism al tempo di Internet"
11:00: Rosanna Pirajno, mezzocielo.it
"Mezzocielo alle prese con l’altro mezzo”
11:30-12:30: discussione e dibattito
12:30-14:00: pausa pranzo
14:00: Marco Giovannelli, varesenews.it
"Giornalismo online locale e nuovi scenari della comunicazione”
14:30: Stefano Ignone, Global Voices
"Voci globali e informazione condivisa”
15:00: Luca Rossomando, napolimonitor.it
"Fare un giornale a Napoli, riflessioni su cinque anni di lavoro”
15:30-18:00: discussione e dibattito
Coordina la discussione Enrico Pedemonte, autore di Morte e resurrezione dei giornali, Garzanti, 2011