Cari amici, riprendiamo la nostra corrispondenza per rendervi partecipi (e ne abbiamo proprio bisogno) delle iniziative che stiamo cercando di portare avanti con la "ripresa". L’iniziativa più impegnativa è la Fiera delle buone pratiche che stiamo organizzando insieme alla regione Emilia Romagna. L’idea è quella di metter su un appuntamento nazionale che possa servire da scambio di informazioni sulle varie esperienze e da riflessione sui temi che riguardano la cittadinanza. Alleghiamo come attachment la paginetta introduttiva e l’idea di programma. Al più presto invieremo il programma dettagliato. A questo proposito però abbiamo bisogno di vederci con tutti quelli interessati a dare un contributo. Col programma siamo già abbastanza avanti ma potremmo fare ancora molto per "mappare” le buone pratiche più interessanti e per impostare culturalmente e politicamente al meglio l’iniziativa. Per parlarne insieme pensavamo di vederci domenica 21 settembre, quindi a breve, a Bologna, sezione Ds Bolognina, alle spalle della Stazione, alle ore 12,30. Inusuale tutto (orario e giorno festivo) ma questo permetterebbe facilmente di andare e tornare in giornata da Milano, Torino, ecc. Stiamo organizzando la seconda puntata degli "Incontri del Mediterraneo" di Riccione. Vorremmo proprio dedicarla alla situazione in Palestina invitando ?palestinesi buoni? (chissà perché quando si parla di palestinesi ci sono i buoni e i cattivi, quando si parla di israeliani ci sono quasi solo una specie di "compagni che sbagliano". Comunque sul terrorismo di stato israeliano vedi Sami Adwan -uno dei buoni, quindi- nel 114). Il programma di Riccione lo spediremo al più presto. A proposito degli incontri di Riccione, è uscito il libro su "Islam e democrazia" (atti del convegno di Riccione dell’anno scorso). Ci sembra venuto bene, ci sono i nostri amici "musulmani buoni" e le conclusioni di Gianni Sofri. Stiamo vedendo di mandarlo anche alle Feltrinelli (ma che fatica per i minuscoli!). Stiamo poi per pubblicare il libro-manuale di storia di palestinesi e israeliani promosso da Sami Adwan e Dan Bar-On (premi Langer) e già adottato da alcune scuole israeliane e palestinesi. Abbiamo la prefazione di Vidal-Naquet. Il libro ci costerà di più per via della traduzione, dei diritti e della percentuale che andrà alla loro associazione; certo, il rischio è grande, ma contiamo anche molto nelle presentazioni, nella vendita militante (che per "la bandiera" è andata molto bene) e, chissà, anche nelle librerie (forse qualcuno ne parlerà. Trovare qualcuno che stando quotidianamente sull’orlo della catastrofe porta avanti la fatica quotidiana di far qualcosa insieme?). Stiamo anche per pubblicare il secondo quaderno dell’altra tradizione con interventi di Nadia Urbinati, Pino Ferraris, Guido Montani, Nico Berti, Pietro Adamo, Pierpaolo Poggio, ecc. Agli amici e abbonati che avessero in animo di fare i regali anche quest’anno, consigliamo di non acquistarlo. Infine il giornale. E’ cambiato qualcosa, storie di due pagine (due a numero, si spera), con ritratto fatto da noi, l’ultima dedicata a una domanda a cui si risponde con un’intervista relativamente breve che possa, nel caso, aprire un dibattito. In questo numero c’è anche una "lunga intervista" a un "grande vecchio". Proveremo a farne altre, ovviamente con una periodicità diversa. A presto.
            
            
                
                una città / 2010
                Testo di  una città
                
                
            
12 settembre 2003
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