Sono passati mesi dall’ultima lettera e di cose ne sono successe tante. Un rapporto attivo con gli amici e gli abbonati è per noi vitale e se ci siamo ancora è grazie a questo. Vogliamo provare a fare di più, innanzitutto rendendo mensile questa lettera; abbiamo poi aperto una mailing list fra abbonati e amici (bisognerà iscriversi altrimenti uno continuerà a ricevere solo la newsletter). Se ne occupa come coordinatore Pietro Del Zanna. Per iscriversi bisogna mandare un messaggio a: unacittasubscribe@yahoogroups.com oppure a Pietro (pdelzanna@libero.it). L'indirizzo a cui mandare i messaggi è: unacitta@yahoogroups.com Pensiamo a interventi sulla rivista (con consigli, critiche, ecc.), ma anche a interventi sul merito dei problemi trattati dal giornale. Chi si iscrive riceverà tutto al proprio indirizzo e-mail. Abbiamo fatto il convegno su Nicola Chiaromonte. Ci tenevamo moltissimo e ci siamo riusciti. Merito di Gino Bianco averci fatto incontrare Chiaromonte. La maggior parte di noi, fino a qualche anno fa, non sapeva neanche chi fosse (il che dice comunque qualcosa, anche se noi non facciamo testo). Il convegno è riuscito grazie all’impegno di Nelly Norton, che ci ha portato i suoi bravissimi amici polacchi (ecco, i polacchi, nella clandestinità, cominciarono a pubblicare Chiaromonte...). Relatori e partecipanti erano tutti contenti (tramite Wojtek Karpinski sappiamo che anche Miriam Chiaromonte ha apprezzato molto l'intera iniziativa e questo ci onora, anche). Potendo sarebbe importante moltiplicare le occasioni di incontro in cui le persone possano conoscersi e conversare. Già, l’importanza del conversare, a cui teneva tanto Chiaromonte; e la gratuità di una rete orizzontale, del "confederare". Abbiamo pubblicato un quaderno, che contiamo possa essere il primo di una serie con cadenza semestrale, intitolata "quaderni dell’altra tradizione”. Costa 6 euro, dobbiamo venderne 300 per uscire dalle spese. Su questa cosa dell’altra tradizione torneremo, perché vorremmo impostare un progetto ambizioso. Ma su questo alla prossima. Alla fine di settembre (28 e 29, sabato e domenica mattina) vogliamo vederci a Forlì, per una specie di convention. Se va bene può diventare l’incontro annuale di una città. Il momento principale sarà quello "seminariale" di sabato: vorremmo discutere di "meta-politica": "che fare?" Ci saranno vari amici a ?garantire? la discussione, Andrea Ranieri, Francesco Ciafaloni, Pino Ferraris, Alfonso Berardinelli e altri; alla sera del sabato ci sarà lo spettacolo con il gruppo della nostra Paola (è quello il suo primo impegno, una città il secondo); domenica mattina, poi, per chi è interessato, ci sarà la presentazione della fondazione Alfred Lewin, i cui progetti si intrecciano strettamente con quelli della rivista. Per chi viene da lontano sarebbe bene vedersi venerdì, che si va a cena e si chiacchiera. Abbiamo bisogno di prenotazioni, perché dobbiamo fermare le camere della foresteria dell’università (la camera singola costa 40 euro, la doppia 60) (ci sono poi pensioni anche più economiche). Il sito va abbastanza bene. Solo a maggio 1500 passaggi circa. Per ora non riusciamo a "muoverlo" se non una volta al mese, all’uscita del giornale. Ma nei programmi per settembre c’è l’apertura di una parte redazionale quasi quotidiana. Vedremo. Delle altre cose parleremo poi. In particolare della linea redazionale "non equidistante" a proposito dell’Israele di Sharon; il numero 103 ci sembrava molto buono. Naturalmente niente di più facile che passiamo per sospetti antisemiti, casomai mascherati da gente che si è sempre occupata di shoà: i tempi che corrono, purtroppo, sono questi.
            
            
                
                una città / 2010
                Testo di  Una città
                
                
            
5 giugno 2002
Archivio
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Antonia De Vita è professora associata di Pedagogia Generale e Sociale presso il Dipartimento di Scienze umane dell’Università di Verona. Nel suo lavoro di ricerca si occupa di pensiero femminile, educazione di genere, cittadinanza eco...
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