Cari amici, Khalida Messaoudi ha partecipato a Firenze a un’assemblea di migliaia di studenti, indetta dalla Regione e che aveva a che fare con la pace. Ne ha parlato il Manifesto, che dopo aver raccontato degli interventi di Gino Strada e Jovanotti, ovviamente contro la guerra, citava brevemente quello di Khalida, che metteva in guardia contro il nuovo totalitarismo, ma rintuzzata da Strada. Abbiamo visto Khalida a Firenze e abbiamo chiesto un suo commento: 'tres dangereux' ha detto, 'molto pericoloso', soprattutto perché 'c’erano tanti adolescenti?'. E cos’era pericoloso? L’estrema semplificazione: Gino Strada a dire che 'non saranno tremila morti afghani a ripagare tremila morti delle due torri', Jovanotti a scandire un rap pacifista che l’enorme platea doveva ripetere. Lo stesso Severino Saccardi, di 'Testimonianze' (cioè a dire Balducci e quindi in fatto di pace...) confermava che chi vuole ragionare di questi temi non ha vita facile di questi tempi. Lui stesso, chiamato a parlare a studenti, si è trovato in "grave imbarazzo". Che dire? Cosa sta succedendo nelle scuole? Per semplificare anche noi: da una parte il messaggio civile infame (come l’ha chiamato Vittorio Foa sull’Unità e sull’intervista che sarà sul prossimo numero di Una città) di Berlusconi, l’appello all'intolleranza da 800000 copie della Fallaci e l’interventismo semplicemente osceno della destra: "volete difendere il vostro petrolio o no?". (Sì, parliamo di quel Ferrara che continua a pontificare sull’ipocrisia degli altri: "io sono un maiale, voi siete dei maiali, io lo sono metà perché lo dico, voi lo siete due volte perché non lo dite". "Il pulpito dell’anti-ipocrisia", non c’è male come ossimoro) e dall’altra la semplificazione pacifista demagogica di Rifondazione e compagni. Beh, non è il caso di fare qualcosa? Casomai con tutti coloro che, ancor prima di decidere, vogliono discutere, riflettere, capire. In realtà bisognerebbe portare avanti nelle scuole e fra i giovani una grande "campagna per la complicazione". Un’idea che abbiamo, come redattori, soci e amici di Una città, è quella di promuovere una fondazione (si dirà, e giustamente: anche voi!!!) che abbia come scopo precipuo quello di essere un service culturale-politico per i giovani, con la rivista, una piccola casa editrice, il sito e con l’offerta di iniziative di discussione e di incontro a partire dal mix, niente affatto impossibile a nostro avviso, fra curiosità per la realtà e libertà intellettuale da una parte e fedeltà agli ideali di cooperativismo, libertarismo e cosmopolitismo dall’altra. La seconda idea è quella di un network fra gruppi, associazioni, riviste che si propongano di dare un contributo alla riflessione, alla discussione, all’incontro. (Ovvio che noi pensiamo in primis proprio alla fondazione Langer, e poi alla rivista "Testimonianze", all’Associazione Langer di Poggibonsi, agli amici "maestri di strada" di Napoli, ed altri). Che ne pensate? Di questo vorremmo discutere sabato pomeriggio (12 Gennaio) a Villa Salta. Non mancate! Vogliamo poi discutere del giornale (domenica mattina). Secondo Carlo Ginzburg la rivista si è un po’ "intruppata", pubblicando troppe cose che si possono trovare altrove e riuscendo meno a "raccontare l’Italia". Pensiamo che possa aver ragione, ma raccontare l’Italia non è facile perché non lo possiamo fare da soli, ci vogliono collaboratori ("sensori", segnalatori, intervistatori anche) sul posto. Esempio: all’ultima Villa Salta Marianella Sclavi ci suggerì di insistere sulle "buone pratiche"; un po’ l’abbiamo fatto, ma certamente si può fare molto di più. Comunque un tentativo serio, programmato lo vogliamo fare: abbiamo delle proposte su cui discutere. Alla sera del sabato poi ci sarà la festa per il n° 100 e i dieci anni del giornale! Ricordiamo anche che il 10 e l’11 gennaio, prima cioè di Villa Salta, ci sarà il Convegno sulla "sinistra e le due libertà". Chi è interessato a dormire la notte del 10 ci avverta per tempo. Per chi verrà a Villa Salta sabato 12, il costo sarà di 100.000 lire per cena, colazione, pranzo, pernottamento. Per prenotare basta telefonare o mandare una e-mail alla redazione. Il n° 100 (purtroppo non speciale, ma non è facile per noi farlo anche "ordinario") uscirà ai primi di gennaio. Dopodiché ci impegnamo solennemente per la puntualità. Il sito sta arrivando? Non ci resta che augurarvi buone feste e... a presto.
una città / 2010
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