R., 24 anni, rider per Deliveroo, studente di Scienze Storiche.

Da dove vieni?
Sono siciliano.
Perché ti sei trasferito qui?
Per studio. La triennale l’ho fatta a Firenze, poi mi sono trasferito a Bologna.
Da quanto tempo fai il rider?
Da un anno esatto. Ho iniziato a fine novembre 2017.
Per quale motivo?
Per questioni di sopravvivenza, per rendermi autonomo. Studio qui a Bologna, faccio la magistrale. Avevo la necessità impellente di trovarmi una fonte di reddito, e così ho iniziato a fare il rider, che è uno dei lavori che trovi più facilmente. Non si valuta il curriculum, ad esempio.
Come avviene l’assunzione?
Avviene tutto online. Un tempo c’era una sorta di mediazione. Alcuni rappresentanti arrivavano da Milano e facevano il tour delle varie città: Bologna, Roma, Torino, ecc. Ma non c’era un colloquio vero e proprio, c’era un appuntamento, e dopo ti arrivava una mail con la conferma o meno. Era solo una semplice formalità. E infatti questa forma di mediazione è scomparsa.
Non s’incontra nessuno?
No, non conosciamo nessun rappresentante ufficiale. Una volta compilata la domanda e firmato il contratto online -questione di cinque minuti- ti mandano tutto a casa, il cassone, gli indumenti.
Il lavoro si può sospendere in ogni momento?
Puoi anche decidere di non lavorare per un periodo. Dopo un mese di inattività, la piattaforma ti sollecita alla continuazione della collaborazione: arriva una mail, ti chiedono se vuoi continuare. Poi, in base al tuo ranking, ottieni la possibilità di accedere a delle fasce orarie privilegiate per prenotare i turni e poter lavorare.
Se si lavora tanto, hai dei benefici?
Sì. Hai anche la possibilità di accedere in modo prioritario alla prenotazione dei turni. Di solito, ad esempio per Deliveroo, si prenota il lunedì. Ci sono tre fasce di prenotazione, in base al tuo ranking: la prima è alle 11, la seconda alle 15, la terza alle 17. Dipende da quanto sei stato bravo a lavorare durante la settimana e puoi accedere al girone del Paradiso, del Purgatorio o dell’Inferno.
Nel kit che viene fornito all’inizio, è compreso anche il caschetto di sicurezza?
Adesso sì, ma non per tutte le piattaforme. Ma sono successe anche cose piuttosto indecorose, come la consegna di caschetti di sicurezza non a norma secondo gli standard europei. A me, ad esempio, non l’hanno mai dato.
Quindi si può lavorare senza casco e senza che nessuno faccia controlli preventivi? Così l’unico criterio è il buon senso del rider.
Chi ha una limitata disponibilità economica evita di comprarlo.
Ti piace questo lavoro?
Di base direi di sì. A me piace perché faccio attività fisica e soprattutto mi dà la possibilità di essere da solo. In strada non hai le dinamiche e quei piccoli conflitti tipici degli uffici o del mondo della ristorazione.
Mai avuto incidenti?
Diversi. Il primo l’ho avuto il terzo giorno di lavoro. Non sono stati incidenti gravi: sono scivolato con la bici durante una nevicata, lo scorso novembre e a febbraio. Mi sono fatto male al ginocchio e alla mano. Il tasso di infortuni è molto elevato.
Nel caso di incidente chi paga la rottura delle bicicletta?
Io, perché il mezzo è mio. Questo è un altro punto focale della nostra lotta. Facendo leva sulla solidarietà degli altri rider abbiamo istituito una ciclofficina con bici di ricambio e gli attrezzi che ti permettono di sopperire agli incidenti su strada.
Hai mai avuto notizia di incidenti particolarmente gravi?
Ce ne sono stati due: un corriere di Just Eat, che si è fatto male sul serio. Un altro di Deliveroo che è finito in ospedale. Non avendo alcun tipo di assicurazione piena, non si riesce a essere tutelati sotto questo punto di vista. Anche la malattia non viene riconosciuta.
In una sessione di lavoro quante consegne riesce a fare mediamente?
Due o tre consegne all’ora. In 4-5 ore ti fai 12 consegne circa.
Si viene pagati a cottimo?
Adesso sì. Prima c’era una base oraria. Adesso l’hanno tolta per ragioni di convenienza. Sono pochissime le piattaforme che mantengono una paga oraria. Dominos Pizza è un’eccezione. La grossa fetta del mercato, rappresentata da AssoDelivery (Glovo, Deliveroo, Foodora) controlla il 90% delle consegne e ha adottato il cottimo.
Quanto pagano, al netto, per consegna?
Il vecchio contratto prevedeva 80 centesimi, un euro lordo a consegna. Ora siamo a 4,10 all’ora se fai due consegne. Altrimenti c’è una consegna e mezza garantita: ti porti a casa qualcosa di più di tre euro. Ora Deli ...[continua]

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