Giovanni Tassani

Su tempi appena trascorsi

Esperienze, connessioni, dettagli

Ed. una città, 2023
358 pagine

Scritti di Giovanni Tassani, 1998-2023

Venticinque anni sono parte cospicua di un’esperienza di vita. Gli scritti riuniti in queste pagine datano dal 1998 al 2023 e segnano interessi, esperienze, tracce di ricerca volti a sottolineare fatti e problemi che ho via via scelto o che si sono a me rivelati come campi di studio nei tempi della mia compiuta maturità.
Ho avuto la soddisfazione di battere per primo terreni quasi inesplorati, a destra come a sinistra, di approfondire fatti salienti come nel caso del ritiro di Giuseppe Dossetti dalla politica, di porre a confronto carte tra loro interrelate in archivi diversi, di scoprire nella mia città inediti sull’affare Dreyfus e la giovanile “Commedia della gente” di Italo Calvino.
Ho anche dialogato col mondo “diverso” delle destre, specie i giovani in fase creativa. Al di là dei miei libri e saggi maggiori, da qualche tempo mi sono ricordato di altri miei scritti, più brevi e giornalistici, in cui – anche nel caso di recensioni – ho pur sempre ragionato in termini critici e di ricerca.
E ho deciso di pubblicarne una scelta. Capita a molti, specie tra i miei coetanei.

Giovanni Tassani, sociologo di formazione, storico extra-accademico per vocazione e scelta, si considera un po’ ingenuo, molto idealista, ma non un illuso, anzi un combattente deciso per la causa dei “beni comuni”, a partire dalla sua città, Forlì, di cui è stato, negli anni Novanta, assessore alla cultura. Come storico ha partecipato al Comitato nazionale dei Garanti per il 150° dell’Unità d’Italia, presieduto da Carlo Azeglio Ciampi.


Tra i suoi libri: Aldo Moro. Il politico nella crisi, Sansoni, 1983 (con Gianni Baget Bozzo);
La terza generazione, Edizioni Lavoro, 1988;
Diplomatico tra due guerre. Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone, Le Lettere, 2012 (premio Acqui Storia);
Tommaso Tittoni. Politica estera e dibattito politico in età giolittiana, Edizioni di Storia e Letteratura, 2023.