Nicola Chiaromonte

Dedicato a Nicola Chiaromonte

Quaderni dell'altra tradizione (n. 1)

Ed. Una Città, 2002

il primo fascicolo de “l'altra tradizione” dedicato a Nicola Chiaromonte nel trentennale della morte.

(...) Ero contentissimo di rivederla. Ad ogni persona venuta da oltre oceano che si ritrova da questa parte, si ha l’impressione che finalmente la vita riprenda come prima. Non è vero. Mi sorride con la stessa intensità ed evidentemente con la stessa illusione. «Sono così contento di rivederla. E suo marito?» «In Germania. Gli spagnoli ci hanno arrestato alla frontiera. Siamo rimasti sei mesi in prigione. Un giorno hanno portato Friedrich a Hendaye.
L’ho saputo una settimana dopo». Insieme con l’imbarazzo, provai una sorta di gelosia. Avevo conosciuto solo la prigione di Marsiglia. Non si finisce mai di essere snob...
dal saggio "Prigioni in Spagna" (inedito)

(...) D’altra parte, la fonte da cui sgorga l’ironia stendhaliana, l’istinto che porta Beyle a mostrarci l’'altra faccia della medaglia', a Waterloo e nella stanza in cui il vescovo davanti allo specchio ripete i gesti delle sue benedizioni, non differisce essenzialmente da quella da cui nasce la gran collera tolstoiana. L’ironia di Stendhal è anch’essa animata dall’intuizione, infinitamente penetrante e chiara, della sfasatura definitiva fra quel dettaglio inconfutabile che è il fatto e l’inganno meravigliosamente assurdo e tutto di 'facciata' della storia piegata all’uso di un qualsiasi Delfino. Neanche il sentimento di Proudhon era molto diverso quando scriveva: 'Significa avere un’idea molto falsa dell’ordine del mondo e della vita universale quella di farne un’opera. Vedo ovunque forze in conflitto. Da nessuna parte scopro, né posso intendere, questa melodia del Grande Tutto che Pitagora credeva di udire'...
dal saggio "A proposito di 'fatto sociale', mito e sacro" (inedito)