Malgrado tutto, il progresso esiste.
Dalla "Fiera Letteraria” del 28 novembre 1948 traiamo la statistica della Camera di ottantasei anni prima (1862), ripresa dal libro di Ferdinando Petruccelli della Gattina, I moribondi di palazzo Carignano (nuova edizione a cura di G. Fortunato, Bari, Laterza, 1913).

La Camera italiana si compone di 443 deputati: ossia, sopra una popolazione di circa 23 milioni, un deputato per ogni 60 mila abitanti. Sono già state convalidate 438 elezioni: presto saranno decise le altre. Di questi 438 deputati, da parte 7 dimissionari e 5 morti che, ben inteso, non contano più, -2 sono principi, 3 duchi, 29 conti, 23 marchesi, 26 baroni, 50 commendatori o gran croci, 117 cavalieri, de' quali 3 della Legion d'onore; 135 avvocati, 25 medici, 21 ingegneri, 10 preti, fra cui Apollo (!) Sanguinetti, uno de' più ostinati seccatori del Ministero, Ippolito Amicarelli e Flaminio Valente, sacerdoti silenziosi; 1 prelato, 4 ammiragli, 23 generali, 13 magistrati, 52 professori od ex professori o che si dànno come tali, 13 colonnelli, 6 maggiori; 5 consiglieri di Stato: in realtà, 69 impiegati in attività di servizio, sopra 88 ammessi dallo Statuto; un bey dell'impero Ottomano, l'onorevole Paternostro, 2 ex dittatori, 2 ex prodittatori, 19 ex ministri; 6 o 7 milionari, 5 banchieri, 8 commercianti; 25 nobili senza titolo, altri senza professione. 4 soli letterati, -e Verdi, il maestro Verdi!
Non si dirà certo, che il nostro sia un Parlamento democratico... V’è tutto, meno il popolo...