Riprendiamo la mailing. Abbiamo fatto il seminario sulle buone pratiche "Cittadini o utenti?". Sono intervenuti Alessandro Montebugnoli, Peppino Cotturri, Andrea Calori, Cesare Moreno, Giulio Marcon, Marianella Sclavi, Alessandra Zendron, Francesco Ciafaloni, Anna Agostini, Raffaella Alberti, Davide Tamagnini, Carla Melazzini, Thomas Emmenegger, Ugo Zamburru, Claudio Giorno. Ci sembra che sia andato bene. In particolare si è discusso di come le "minoranze" possono fare il bene pubblico, dei problemi gravi che attanagliano il terzo settore, del problema delicato "soldi pubblici", dell'esperienza esemplare per certi versi della Val di Susa, del problema della competenza e delle risorse del cittadino, delle pratiche per arrivare, in modo anche creativo, a decisioni partecipate. La discussione non è certo stata esauriente. Ma poteva esserlo? In particolare l'ultimo intervento di Montebugnoli "riapriva", in un certo senso, riproponendo il punto del "giacimento" di risorse del cittadino, del tutto inutilizzato, problema che riguarda anche chi col volontariato o col proprio lavoro nel terzo settore si propone di rendere più attiva la cittadinanza e più partecipata la democrazia. L'esempio, dei più semplici ma dei più esplicativi, portato da Alessandro, riguarda la frattura occorsa a una sua amica, a cui l'ortopedico ha proposto non già il gesso (intervento pesante, rigido, che immobilizza) quanto un tutore leggero che richiedeva la sua "partecipazione", un tot di piegamenti giornalieri... A questo proposito in una discussione fra Nadia Urbinati, Luigi Bobbio e Pino Ferraris sulla democrazia deliberativa (la pubblicheremo nel prossimo numero, forse) Pino è intervenuto proprio sui "saperi taciti" dell'operaio in fabbrica come di qualsiasi lavoratore o cittadino, del tutto, quasi sempre ignorati o disprezzati...
Ora sbobineremo e poi ognuno degli intervenuti potrà rivedere il suo intervento (pubblicheremo il tutto nell'almanacco del prossimo anno). Ma già ora potremmo reintervenire o, sulla base anche della sbobinatura che faremo circolare, far intervenire altri. A presto.
una città / 2010
Testo di una città
4 giugno 2007
Archivio
In ultima: "La difesa della razza"
Una Città n° 313 / 2025 settembre
“La Difesa della razza” è sfogliabile in rete sul sito della Biblioteca Gino Bianco.
Nella speranza che possa servire a combattere l’antisemitismo e ogni sorta di razzismo.
Qui il frontespizio del numero 4 dell&rsquo...
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LA MATTINA DEL 24 FEBBRAIO
Una Città n° 313 / 2025 settembre
Realizzata da Barbara Bertoncin, Bettina Foa
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Yaryna Grusha, autrice, traduttrice, insegna Lingua e letteratura ucraina alle Università di Milano e Bologna, fa parte del direttivo di Pen Ukraine. Ha curato la traduzione e pubblicazione del libro postumo della giornalista Victoria Amelina, Guar...
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SE CONTINUA COSI’
Una Città n° 313 / 2025 settembre
Realizzata da Simone Zoppellaro
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Mariam Nikuradze è cofondatrice e direttrice di Oc Media, una testata online che copre il Caucaso settentrionale e meridionale. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Fritt Ord Free Media Award e il Lekso Award, per il suo lavoro di giornalista dur...
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Editoriale del n. 313, settembre 2025
Una Città n° 313 / 2025 settembre
Dedichiamo la copertina agli ostaggi israeliani finalmente liberi dopo l’orrenda prigionia a cui sono stati costretti dagli islamisti di Hamas per l’unica colpa di essere ebrei israeliani. Qui a fianco dedichiamo la pagina al ritorno a casa, s...
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Ripubblichiamo la prefazione di Pierre Vidal-Naquet al volume “La storia dell’altro”, scritta vent’anni fa.
Una Città n° 313 / 2025 settembre
Considero un grande onore che il periodico “una città”, pubblicato a Forlì, e di cui ho sempre apprezzato l’indipendenza, mi chieda di scrivere la prefazione a questa doppia storia della Palestina e di Israele, ad uso degli...
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