Questa intervista è disponibile nel libro Lo chopin partiva, ed. Una città, 2007
Claudia racconta la maternità con una figlia disabile
problemi di salute, storie
Una Città n° 92 / 2001 Febbraio
Intervista a Claudia Marzocchi
Realizzata da Gianni Saporetti
CON MIMMI
Vivere con una bimba disabile, modellare la propria vita sulla sua, opporsi a medici cui interessa solo la diagnosi e non la storia clinica, che tendono a guarire un corpo, non a far star meglio una persona. La brutta illusione, e pretesa anche, di poter avere una garanzia assoluta di “normalità” fin dal concepimento. Un futuro misurato solo sul domani e sul dopodomani. Intervista a Claudia.
Archivio
DOPO...
Una Città n° 200 / 2013 febbraio
Realizzata da Gianni Saporetti
Realizzata da Gianni Saporetti
Claudia Marzocchi vive a Bologna.Sappiamo che avere un figlio con gravi problemi diventa una ragione di vita quasi totalizzante. Ma poi, quando non c’è più? Per un verso, forse è brutto dirlo, ti senti libera, perché ti riappropri dei tuoi tempi, di una v...
Leggi di più
La demenza
Una Città n° 273 / 2021 marzo
Si avvicina ai cinquanta milioni, nel mondo, il numero di persone che si trovano in uno stadio più o meno avanzato di demenza. Una malattia crudele per chi ne soffre e per i suoi familiari, lunga nel suo sviluppo, onerosa per le cure che richiede, ...
Leggi di più
Ammaestramenti del Coronavirus
Una Città n° 263 / 2020
Il Coronavirus, da come ce lo descrivono e dai suoi comportamenti, possiamo immaginarlo come un giovane pieno di energia, di voglia di vivere, di crescere, di viaggiare in tutto il mondo. Purtroppo per lui, si scontra con le nostre esigenze di sopravviven...
Leggi di più
Covid-19: gravissimo, ma non è l'Angelo Sterminatore
Una Città n° 264 / 2020 marzo
Neodemos segue, giorno per giorno, l’evoluzione dell’epidemia-pandemia di Covid-19. Pur non essendo un sito specializzato in epidemiologia, Neodemos intende arricchire ciò che viene ampiamente divulgato circa la natura del virus, le sue...
Leggi di più
Requiem per l’ospedalizzazione della morte?
Una Città n° 240 / 2017 giugno
a1. Si preferisce morire a casa ma si muore in ospedaleUn lento ma progressivo spostamento del luogo in cui si muore dalla casa privata all’ospedale, o altra istituzione sanitaria o parasanitaria, ha contraddistinto tutti i paesi economicamente avanzati n...
Leggi di più