Gentile Signora.
Ho tardato qualche giorno a rispondere alla sua cartolina per prendere quelle informazioni, che lei mi chiedeva, riguardo a Gaddo Morpurgo. Dall’ospedale direttamente non ho avuto ancora risposta perché devono scartabellare i registri di quel tempo, ma mi sono informata da persona che si è occupata di lui direttamente. Questa persona è la signora Concetta Laghi che si è molto occupata in quel periodo sia degli ebrei che di altri prigionieri politici. Essa mi ha raccontato di aver molto brigato prima per fare venire fuori dalle carceri sia lui che un altro giovane, certo Amsterdam, e poi li aveva messi qui in Urbino stesso presso una famiglia, che dopo un po’ di tempo però, per paura, non volle tenerlo più. Qualche giorno stette presso un buon prete, che essendo in sospetto presso le SS dovette poi mandarlo via. Cercarono molto qualche posto dove metterlo ma invano, perché nessuno ne voleva sapere. Allora quella signora, dietro consiglio di un medico ebreo gli fece una iniezione di latte per fargli venire la febbre e farlo accogliere subito in ospedale. Disgrazia volle però che dopo pochi giorni portarono via tutti gli ebrei dall’ospedale, cosa che qui credevano impossibile. Di qui, circa una decina furono internati a Forlì. Poi non si sa più nulla. Si crede che un certo dott. Pordes che era qui in Urbino e conosceva questi ebrei di qui, si trovasse a Forlì in quel tempo, forse a lui si potrebbe domandare qualcosa; ora però è andato via da Forlì e credo si trovi in Ancona o in qualche paese vicino.
Dalla Dalaremi immagino avrete avuto anche voi comunicazione che verrà a prenderci un camion del ... Speriamo sia presto.
Infiniti saluti da Wanda Musiani
ricordarsi

Una Città n° 11 / 1992 Marzo
Articolo di Wanda Musiani
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