La Caravane du Livre 2023, che quest’anno ha deciso di lavorare con i giovani scolari vittime dell’ultimo terremoto, ha iniziato il suo viaggio il 21 novembre 2023, diretta a Lalla Aziza, un viaggio che Abdellah aveva inizialmente stimato in un’ora. Tuttavia, la realtà si è rivelata più complessa, con un viaggio in montagna di due ore e mezza attraverso strade tortuose e poco trafficate. Il paesaggio e la valle erano molto belli.
Lala Aziza è il nome femminile di una santa del villaggio, una femminista, secondo gli abitanti. Arrivati al villaggio di Lalla Aziza, in cima, c’è una scuola secondaria che ospita 620 alunni, con tende sparse per gli abitanti e aule provvisorie dopo le scosse del recente terremoto. Sotto una delle tende abbondano i laboratori. Patrizia Rigoni e Souad Boukhriss hanno organizzato sessioni di scrittura, Abdellah Taibi ha guidato il laboratorio di lettura, mentre Aziz Oumoussa e il giovane Amin hanno dato vita rispettivamente a illustrazioni e robotica.
I laboratori di scrittura, che hanno esplorato il tema della paura, hanno rivelato una serie di timori, tra cui l’ansia della lontananza dalla città e la mancanza di accesso agli spazi culturali, che isolano i giovani. L’interazione dinamica tra i partecipanti ha creato un’atmosfera piacevole. La fornitura di libri e la proposta di creare un club del libro indipendente sono state accolte con favore, ma è emersa chiaramente la necessità di giochi educativi e laboratori aggiuntivi.
Siamo stati molto contenti di incontrare un direttore molto dinamico, che ha organizzato bene i gruppi e ha fatto in modo che i giovani potessero partecipare a turno.
Il secondo giorno, il 22 novembre 2023, ci siamo diretti verso un collegio che ospitava circa trecento ragazzi, le cui scuole erano state anch’esse danneggiate, e li abbiamo trasferiti lì affinché potessero continuare il loro percorso scolastico quest’anno. Ma non hanno avuto molta fortuna a causa degli scioperi degli insegnanti. I laboratori hanno suscitato reazioni contrastanti. L’interesse per l’illustrazione e la robotica è stato notevole, mentre il laboratorio di lettura, condotto da una ragazza giovane, ha sottolineato l’importanza di questa attività.
Naturalmente, anche il laboratorio di scrittura si è svolto con gli stessi facilitatori di Lala Aziza.
Questo itinerario si è rivelato molto più di una semplice avventura educativa. Le lettere scritte dai partecipanti durante i laboratori hanno rivelato sentimenti complessi: paura, nostalgia e un bisogno impellente di interazione sociale. Questi giovani, ancora segnati dal recente terremoto e isolati dalle loro famiglie, hanno dimostrato una resilienza eccezionale.
Un esempio di lettera scritta da Rachid:
“Mi manca giocare a calcio con i ragazzi del douar, mi manca nuotare nel fiume, la città fa paura e non dormo bene. Pensi che la mia famiglia mi abbia abbandonato?”.
Sì, è triste, ed è per questo che alla chiusura di questa edizione della Caravane du Livre dobbiamo riflettere sulle azioni che verranno.