Enam era uno dei leggendari autisti di Tuzlanska Amica. Chiunque abbia avuto la possibilità di andare a Tuzla e visitare l’associazione ne conosceva la generosità, la disponibilità e il suo volto sempre sorridente. Nei primi anni, a guidare le Jeep in giro per i villaggi dove vivono le centinaia di famiglie sostenute dall’associazione attraverso un progetto di adozioni a distanza, erano lui e Asim, entrambi originari di Srebrenica e rifugiatisi a Tuzla; poi accanto a Enam era arrivato Nihad, altrettanto gentile e affidabile. Asim, più anziano, qualche anno fa aveva potuto rientrare nella sua casa di Srebrenica. Enam non aveva potuto far ritorno alla sua, irrimediabilmente distrutta.
Enam è morto il 26 marzo per una polmonite causata dal Covid. Il suo primo tampone era stato erroneamente considerato negativo e alla fine le sue condizioni si sono irrimediabilmente aggravate. Appresa la triste notizia, tutti noi che da anni frequentiamo quei luoghi, accanto al dispiacere, ci siamo improvvisamente resi conto che non sapevamo nulla di lui, se fosse sposato, se avesse figli... La sua dedizione era così totale che sembrava non ci fosse altro: al mattino quando si arrivava gli autisti erano sempre già lì e non di rado erano gli ultimi ad andarsene. Ho potuto sperimentare la sua perizia sulle strade più impervie, con la pioggia, il fango, la neve, e al contempo la discrezione durante le visite alle famiglie degli operatori o dei genitori adottivi (portati i pacchi, rimaneva fuori ad attendere), ma il suo tratto peculiare era davvero il sorriso, riesce difficile ricordare il suo viso con un’espressione diversa.
Enam di cognome faceva Hublic, era nato il 15 agosto del 1966, lascia la moglie e due figlie. (bb)