Pietro Adamo
Pietro Adamo, docente di Storia delle dottrine politiche nell’Università di Torino, si occupa del protestantesimo radicale, della storia del pensiero libertario e dell’eredità delle controculture. Fra i suoi testi più recenti: L’anarchismo americano nel Novecento. Da Emma Goldman ai Black bloc (Franco Angeli, 2016) e William Godwin e la società libera. Da dove viene l’idea di anarchia (Claudiana, 2017).
interventi
Una città n. 204
Una città n. 194
discussioni
Una città n. 88
Per la teoria marginalista il valore di un bene è soggettivo e la teoria del valore-lavoro classica, su cui si fondò pure il marxismo, è profondamente sbagliata. Merlino concordava, ma non trovò la soluzione socialista-libertaria. Resta solo l’anarco-capitalismo per società a basso tasso di coercizione?

interviste
Una città n. 256
Una città n. 160
Una città n. 140
Una città n. 111
Per alcuni l’amministrazione Bush tradisce in qualche modo lo spirito dell’America, altri dicono il contrario. Ne abbiamo parlato con Pietro Adamo.
l'altra tradizione
Una città n. 100
L’esperienza e la riflessione preziosa di quel gruppo di pensatori militanti, antifascisti radicali, come Rosselli, Caffi, Berneri, Chiaromonte, che videro anzitempo la natura dei due totalitarismi e rifiutarono il rivoluzionarismo finalista, in nome di una sperimentazione di società aperte, libere, in cui anche il mercato, liberato dall’orrore capitalistico, diventasse fattore di liberazione e di libertà. Intervista a Pietro Adamo.
Una città n. 55
La necessità di un impegno nel sociale, libertario, al di fuori dei meccanismi della politica ufficiale, è la lezione, da non dimenticare, di Paul Goodman. Per lui, su questo in polemica feroce con Marcuse, le libertà individuali erano conquiste dell’umanità irrinunciabili e condizioni per qualsiasi progetto comunitario. L’attualità del sogno cooperativo. Intervista a Pietro Adamo.
Una città n. 44