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Komiteh
. I comitati. Strutture informali
che, nei primi anni della rivoluzione, agiva-
no come effettivi centri di potere e strumen-
ti di epurazione, sostituendo gli apparati
della forza dello stato.
Mahdi
. Il dodicesimo imam della shi’a.
Scomparso nel 870, secondo la credenza re-
ligiosa è solo occultato e tornerà alla Fine
dei Tempi.
Majlés.
Assemblea legislativa o parlamento.
Organo eletto a suffragio universale, è com-
posto da 270 membri. Il suo mandato dura
quattro anni; esercita il potere legislativo.
Marja’-e taqlid.
Letteralmente “fonte di
imitazione”. Si tratta della massima autori-
tà religiosa del clero sciita. Titolo che spet-
ta a pochi, riconosciuti ayatollah che hanno
redatto un “Trattato di vita pratica” o di
“Spiegazione dei problemi” religiosi. Porta-
no anche il titolo di grandi ayatollah (aya-
tollah ol’azama). Ciascun credente sceglie
come proprio modello e autorità spirituale
una “fonte di imitazione”, alla quale versa
l’offerta rituale.
Moharram
. Mese in cui gli sciiti celebrano
il martirio dell’imam Husayn a Kerbala. Nel
giorno dell’ashura, o dell’espiazione, le pro-
cessioni dei flagellanti segnano il culmine
dei riti collettivi.
Mujtahid
. Interprete della legge islamica.
Pahlavi
. Dinastia, cui appartengono Reza
e Muhammad Reza Shah, che regna in Iran
dal 1925 al 1979.
Ayatollah
. Letteralmente: segno di Dio. Il
titolo indica quanti, nel clero sciita, hanno
completato gli studi teologici e giuridici pre-
visti dalla gerarchia del sapere alide. Tra
gli ayatollah, coloro che hanno redatto un
“Trattato di vita pratica” o di “ spiegazione
dei problemi”, portano il titolo di “grande
ayatollah”
(ayatollah ol’ozma)
e rappre-
sentano il ristretto vertice del clero. Ogni
credente è libero di scegliere tra i grandi
ayatollah una “guida da imitare”
(marjia e
taqlid)
nell’applicazione dei punti secondari
della legge. I fedeli si impegnano a seguirne
le prescrizioni religiose e a versare loro l’of-
ferta rituale
(zakat)
, uno dei cinque precetti
o pilastri dell’islam.
Basij Mostazafin.
Letteralmente organiz-
zazione della mobilitazione dei diseredati.
Milizie islamiche, legate al corpo dei Pasda-
ran, che reclutano giovanissimi e anziani
per dare una base di massa alla rivoluzione.
Chador
. Il velo, in genere di colore nero,
che copre integralmente il corpo lasciando
scoperto il viso. Mancando di allacciature,
viene tenuto con le mani. è usato dalle don-
ne dei ceti medi e popolari, in particolare in
ambiente rurale e fuori dai grandi centri ur-
bani. è obbligatorio per accedere ai luoghi
sacri sciiti.
Consiglio o Assemblea degli Esperti.
Composto da 86 membri, eletti a suffragio
universale, è l’organo che designa la Guida
nel caso essa non emerga per capacità cari-
smatiche. Tra i suoi poteri anche quello di
destituire la Guida nel caso manifesti incom-
petenze o sia impedita per motivi diversi.
Consiglio dei Guardiani.
Composto da
12 membri: sei giuristi islamici e sei giuri-
sti civili. I primi sono nominati dalla Gui-
da; i secondi dal parlamento. Esercita la
funzione di una sorta di camera di grado
superiore. Sono sottoposti al suo esame i di-
segni di legge governativi e le proposte di
legge parlamentari. Anche se approvate da
Majlés, queste ultime non divengono auto-
maticamente legge dello stato: i Guardiani
possono ratificare o rigettare gli atti legisla-
tivi, rinviandoli all’Assemblea, nel caso non
li ritengano conformi alle norme islamiche e
alla Costituzione. Ammette o esclude dalle
elezioni i candidati in base ai loro requisiti
politici e religiosi.
Consiglio per la determinazione del-
le scelte.
Organo, creato da Khomeini nel
1989, cui spetta dirimere i conflitti tra par-
lamento e Consiglio dei Guardiani: i suoi
membri sono nominati dalla Guida.
Faqih
. Giurista, esperto di diritto islamico.
Fiqh
. Diritto.
Hejab
. Tipo di velo che copre solo il capo.
Come foulard si lega sotto il mento.
Hojatolleslam.
Letteralmente prova dell’i-
slam, titolo dei religiosi di medio rango che
hanno raggiunto il livello di Mujtahid e pos-
sono esprimere pareri legali.
Imam.
Nella shi’a gli imam discendono dal-
la famiglia del Profeta, sono le autorità po-
litiche e religiose della comunità. La linea
di successione si interrompe, solo apparen-
temente secondo la credenza religiosa, con il
dodicesimo imam.
Pasdaran.
Guardie della rivoluzione. Or-
ganizzazione paramilitare fondata nel 1979
per difendere il nuovo regime. Nel tempo è
divenuta una vera e propria forza armata,
con centinaia di migliaia di effettivi e arma-
menti pesanti, che ha compiti di difesa dalle
minacce esterne e interne.
Rahbar.
Guida, il titolo assunto dal leader
supremo della rivoluzione islamica. Carica
occupata dal 1979 al 1989 da Ruhollah Kho-
meini e in seguito da Ali Khamenei.
Shah.
Re.
Shari’a.
Legge religiosa. Codifica le prescri-
zioni islamiche dedotte da Corano e Sunna.
Ulema.
Dottori della legge, membri istruiti
del clero.
Walaya
. L’autorità che deriva dalla intimi-
tà o prossimità con Dio, prerogativa origina-
ria di Ali trasmessa anche agli imam suoi
successori.
Velayat-e faqih
Il governo del clero. Dottrina elaborata
dall’ayatollah Khomeini secondo cui l’auto-
rità politica compete, prima del ritorno del
Dodici imam, a quanti conoscono la giuri-
sprudenza islamica. Il principio è stato co-
stituzionalizzato dalla Repubblica Islamica
nel 1979.
(Fonte: Renzo Guolo,
Generazione del fronte e altri
saggi sociologici sull’Iran
, Guerrini e Associati, Mila-
no, 2008, pp. 135-141).
Piccolo glossario
Hanno detto: “Da ogni parte c’è la luce di Dio”.
Ma gridano gli uomini tutti : “Dov’è quella luce?”
L’ignaro guarda da ogni parte, a destra, a sinistra; ma dice una Voce:
Guarda soltanto, senza destra e sinistra!”.
(Rumi)