Gino Chiellino, in Germania dal 1970, è libero docente di Letterature comparate all´Università di Augsburg, Baviera. Scrittore di lingua tedesca, è cofondatore della PoLiKunst, associazione di scrittori e artisti stranieri in Germania.

Da tempo in Germania è in discussione il cambiamento del diritto di cittadinanza. Tuttavia, l’iniziale progetto della coalizione Spd-Verdi, che prevedeva un’ampia concessione della doppia cittadinanza agli immigrati è stato precipitosamente accantonato...
La riforma della cittadinanza tedesca era uno dei punti che i Verdi avevano introdotto nel programma presentato insieme ai socialdemocratici. La legge tedesca infatti prevede solo l’appartenenza a uno stato, per cui per esempio, io attualmente potrei avere la cittadinanza tedesca solo rinunciando a quella italiana. La proposta dei Verdi invece prevedeva una forma di concessione della cittadinanza tedesca che non comportasse più la rinuncia a quella originaria. Erano ovviamente necessari dei prerequisiti, come una permanenza all’interno della società tedesca di almeno 8 anni, e l’assenza di conflitti con la legge tedesca. Dopodiché, automaticamente si accedeva a questo diritto. C’era infine un esame di lingua per verificare la reale partecipazione alla vita della società; requisito forse discutibile, se si rivela elemento di discriminazione. Del resto se si sostiene di voler far par parte di una società bisogna anche dimostrare di saper comunicare con i suoi codici.
Questo era il modello della doppia cittadinanza proposto dai Verdi. Purtroppo, partendo dal loro entusiasmo, dal loro impegno sociale, e non dalla conoscenza dei dati reali, hanno imposto qualcosa che in realtà non è accettabile per la società tedesca. E lo hanno fatto anche con una certa ingenuità, nel senso che, pur essendo in grado di imporre la legge, si sono fatti scappare l’occasione. Cdu e Csu hanno infatti avviato una campagna di raccolta di firme per mobilitare i cittadini contro la scelta del governo. E tale iniziativa ha ottenuto un notevole successo contribuendo fortemente all’inaspettata vittoria della Cdu nelle elezioni regionali in Assia, lo scorso febbraio. Perdendo il governo di questo Land, la coalizione Spd-Verdi non ha più avuto la maggioranza nel Bundesrat e, quindi, nemmeno la possibilità di far passare il proprio progetto di legge sulla cittadinanza.
Quali potevano essere i vantaggi della doppia cittadinanza?
Questa proposta, se accettata, poteva essere una forma per recuperare alla politica i cittadini degli altri stati membri dell’Unione europea presenti all’interno della repubblica, facendone un modello di partecipazione. Perché poi con la cittadinanza quello che sostanzialmente cambia è l’accesso al diritto di voto attivo e passivo. E poi perché bisogna anche creare dei modelli all’interno della Comunità europea per far vedere che questa comunità funziona. Tutto quell’entusiasmo che c’è in Italia per la Comunità europea è un bluff. Perché una cosa è dire: io sono per la comunità europea e me ne sto in Italia; altra cosa è dire: io sono cittadino italiano di Germania e come tale vorrei vedere riconosciuti i miei diritti politici, per non sentirmi cittadino di secondo livello all’interno della comunità europea.
Lei ha parlato degli immigrati provenienti da paesi membri dell’Ue. Ma in Germania la comunità più forte rimane quella turca...
Infatti. Devo dire però che spesso anche da parte dei Verdi si fanno discorsi molto demagogici nei confronti dei turchi, dicendo che noi immigrati da paesi dell’Unione Europea in fondo siamo solo il 25%.
Voglio dire che purtroppo ci troviamo in una società che è fatta così, per cui non possiamo procedere in blocco. Anche perché ci sono degli accordi tra stati che vanno rispettati. Non è una questione di discriminazione. E allora, francamente, io non vedo perché negare al 25% quello che non si può dare al 75%.
Ma di queste cose i politici tedeschi non vogliono neanche sentir parlare; secondo loro questo è un discorso di privilegio. Infatti un cittadino europeo membro di uno stato dell’unione che si presenta e denuncia l’inadeguatezza della legge attuale, scandalizza.
In realtà è vero che il problema è la comunità turca. Non a caso, a mio avviso, dietro il fallimento di quel modello di doppia cittadinanza c’è la delicata questione: l’islam fa parte o non fa parte dell’Europa?
Perché concedere la doppia cittadinanza sulla base della proposta del disegno di legge ritirato, comportava appu ...[continua]

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