Marco Giovannelli, viterbese di origine, vive a lavora a Varese. È tra i fondatori e attuale direttore di Varese News (www.varesenews.it), giornale on line che si occupa di Varese e provincia.

Che cos’è Varese News?
Intanto è un giornale, un quotidiano generalista che si occupa di un territorio, la provincia di Varese, e di alcuni interessi collegati a quest’ultimo. Varese News è nata nel 1997 come progetto e si è poi sviluppato nel 1998. Uno dei primi slogan era "portiamo Varese News a Brinzio (un comune della provincia), a Varese e a New York”. Anche se ora può far sorridere, all’epoca era uno slogan potente. Dobbiamo tener presente che nel 1997 in Italia erano registrati solo poche centinaia di domini "punto it” -oggi sono diversi milioni- e navigavano meno di un milione di persone. Il tutto è nato per gioco, tra due viterbesi e un lucano, in una terra, quella varesina, che già all’epoca era leghista. Prima facevamo un mensile cartaceo legato a un locale storico di Varese, un vecchio circolo, poi siamo passati a fare un quindicinale, poi l’idea è stata provare internet. Ci prendevano per dei matti...
E’ nata come esperienza di volontariato?
Volontariato relativo: c’era dietro una cooperativa di cui ero presidente. All’epoca gestivo un locale, un circolo storico della città di Varese che era diventato un polo d’attrazione di tutta la provincia: c’era la gastronomia, con una mensa popolare che veniva dalle Acli, c’era un pub, la pizzeria, era un locale culturale. Facevamo almeno tre iniziative alla settimana, presentazioni di libri, dibattiti, serate musicali a tema.
Nel periodo di massimo splendore tra il 1995 e il 2000 abbiamo dato vita a molte iniziative, anche di grande valore; nel 1997, a trent’anni dalla scomparsa di don Milani, organizzammo un convegno importante. E’ stato in quell’occasione che abbiamo cominciato a coltivare l’idea di far nascere qualcosa in Internet: i nostri due siti storici erano uno su Don Milani e uno su Che Guevara. Con entrambi i due siti andammo a finire sulla prima pagina di La Repubblica. Come dicevo, all’epoca c’era davvero poco.
Quindi subito una passione per il web?
Varese News nasce quasi contemporaneamente a La Repubblica, con la peculiarità -che si rivelerà poi un vantaggio- di nascere direttamente su Internet. Non è un’osservazione da poco perché quello che nasce negli anni successivi al 1999 e 2000 muore quasi tutto. Nel tempo il giornale è un po’ cambiato: diciamo che, per chi la vuole buttare in politica, è diventato più moderato. Volendo usare uno slogan, direi che Varese News col tempo ha smesso di essere un giornale "contro”, per diventare un giornale "per”. Non è solo uno slogan: abbiamo scelto di essere propositivi. Siamo molto duri con i poteri e cerchiamo di rimanerlo, con la consapevolezza che non è così facile, soprattutto perché noi non abbiamo simpatie per chi governa, e qui governano sempre gli stessi da anni. Questa linea è stata anche la nostra forza. L’altro slogan che ci caratterizza è che si tratta di un giornale "che sta da una parte ma non è fazioso”. Varese News dà spazio a tutti e lo fa nel modo più potente.
I dati delle visite al vostro sito sono impressionanti. Colpiscono soprattutto i 604.000 visitatori unici al mese...
La provincia di Varese fa ottocentocinquantamila abitanti. Credo che ormai abbiamo raggiunto quasi tutti i lettori possibili della provincia. La cosa ancora più affascinante è il cosiddetto "referrer”, cioè da dove arriva chi accede a Varese News. Dai nostri dati risulta che tre quarti delle provenienze sono dirette, cioè le persone arrivano perché conoscono Varese News. Questo dato è fondamentale e noi lo monitoriamo costantemente, perché il suo mutare ci dà la misura di quello che stiamo facendo. L’altro dato interessante è il rapporto tra visitatori unici, visite e pagine viste. Mi spiego: un giornale con seicentomila visitatori unici, un milione di visite e tre milioni di pagine viste, ha una performance bassa, mentre un giornale con un milione e ottocentomila visite e dieci milioni di pagine viste è un giornale molto letto -se fosse di carta molto sfogliato.
Inoltre abbiamo quindici pagine viste per visitatore unico e sei per ogni visita. L’altro elemento importante è la durata media del tempo sul sito, che è circa sette minuti. Ormai siamo a ridosso delle settantamila visite, con quasi quattrocentomila pagine viste al giorno. Questo vuol dire che tutti i mesi abbiamo un milione e ottocentomi ...[continua]

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