Credo che quando altri propongono soluzioni a domande che non ti eri posto/a è meglio farsi quelle domande per trovare le proprie risposte.
A me pare che in questo periodo la sinistra sia solo capace di giudizi morali, anche commendevoli e sicuramente giusti, per esempio sul salvare le vite di migranti, non separare i bambini/e dai genitori (Trump), ma che non sia assolutamente in grado di avere una piattaforma politica. La destra invece pare assolutamente incapace di una giudizio morale (in effetti è amorale) ma riesce, in quasi tutto il mondo, ad avere una piattaforma politica.
Per esempio, pensiamo a cosa dice la sinistra sul come pensa di gestire l’immigrazione: illimitata e non regolamentata? Illimitata ma con domande e quindi legale? Da qualunque paese? Solo da alcuni? Di persone che si presentano o selezionate per il lavoro, l’età e il censo (come in Australia, Nuova Zelanda e Canada per esempio)? Che tipo di investimento vuole dare uno stato? I 35 euro al giorno fissati dall’Unhcr per l’Italia per ogni richiedente (dati in servizi e "paghetta”) possono essere spesi meglio? Se sì come? Si gestiscono i respingimenti? Certo, ma avete guardato la Ue? Funzionari corrotti, in primis Juncker (lo riportava Libération: ha promosso senza concorso un paio di amici, oltre alla vecchia condanna per frode, in Italia tutti zitti), ma avete previsto quale sarà la maggioranza prevedibile dopo le elezioni del 2019 se non cambia qualcosa? Visegrad uber alles?
Parliamo di immigrati e non di rifugiati (alcuni li equiparano, io no). è comunque chiaro che i veri poveri non arrivano dall’Africa né da altrove, dato il costo delle traversate con i trafficanti (e quindi le Ong raccolgono ciò che i trafficanti lasciano a metà). Poi ci sono i movimenti di popoli, come quello siriano, che sono altro, qui sto parlando di immigrazione e non di rifugio. è giusto? Non è giusto? E non ne parlo in senso morale, ma in termini di piattaforma politica. E l’accoglienza? Come è gestita? In Norvegia una volta accettati si hanno due anni per imparare la lingua. Poi bisogna passare un esame e se non si frequenta o non si passa l’esame vengono tagliati i sussidi; per emigrare in Svezia bisogna sostenere un esame di legge e cultura generale; in Australia la cittadinanza richiede il rispetto di alcuni principi di uguaglianza di genere e di razza e richiede che il paese abbia bisogno di te. E qui in Europa? È giusto prendere persone poi tenute in condizioni deplorevoli? Abbiamo le risorse per accogliere le persone che arrivano? Che ruolo hanno le Ong? Nel corso del tempo hanno incominciato a fare quello che i governi non vogliono fare. Mi ricordo molti anni fa una conferenze dei capi dell’elettricità chiamato E-8 dove uno dei paesi spiegava che, essendo una certa centrale molto controversa, avevano pensato di bandire alle Ong i lavori così non sarebbero apparsi i governi. Lo stesso dicasi per il finanziamento di temi scottanti, quali contraccezione e aborto, oppure per i salvataggi in mare. Le Ong o le cooperative vengono spesso utilizzate per la gestione dei rifugiati o per i pazienti psichiatrici, spesso trattati male (e con paghe e pensioni minime per chi ci lavora). Ma possibile che uno stato non possa gestire direttamente i servizi ai più deboli e li lasci a Ong (a volte ottime e a volte mafiose). Per continuare: i trafficanti e le Ong trasgrediscono ambedue le leggi dei loro stati: gli uni facendosi pagare in denaro e gli altri in bene(ficenza), in crediti morali. Sono le nuove indulgenze e in quanto tali non rispondono né a criteri di legalità, né a democrazia interna, ma solo a incommensurabili criteri di bene e male. Domanda: bisogna distinguere tra rifugiati e immigrati? Devono esserci confini? Oppure vogliamo un mondo senza confini, quindi eliminando l’idea che uno stato possa invadere l’altro o che movimenti di persone possano essere problematici (e non sempre legittimi) e se sì, chi lo decide, chi paga le pensioni, gli ospedali e le scuole, chi decide la lingua che si parla? Che responsabilità abbiamo noi verso paesi che non sanno controllare le loro disparità, come per esempio la Nigeria che è molto ricca (fino al 2014 con un tasso di crescita a due cifre, ma con molta disparità e quindi molti poveri); verso quelli che non sanno controllare la paura, le gang (Honduras, El Salvador). Alcune delle richiedenti asilo meso-americane fuggono a fidanzati violenti: gli Usa hanno l’obbligo morale di prenderle? E quelli che ...[continua]

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