A Hugh Bell [il padre]
Baghdad, 13 ottobre 1923... Lo scorso giovedì ho dovuto lavorare otto intere ore per un dispaccio che Sir Henry mi aveva chiesto di redigere per lui, niente meno che una dichiarazione esaustiva dell’intero caso iracheno per i negoziati sulle frontiere... Dovrà ora essere mostrato al Re e al primo ministro... Ho passato la maggior parte della mattinata al Ministero delle Opere dove stiamo iniziando, puoi immaginare? Il museo dell’Iraq! Sarà un inizio modesto, ma è un inizio...
15 gennaio. Dopo una prima colazione sono scesa al fiume, l’ho attraversato alla volta del villaggio di Khidhr e mi sono presentata alla casa del Mudir, che mi ha fornito un cavallo e una scorta per andare a Warka, che è Erah, la grande capitale babilonese del Sud. Quando abbiamo raggiunto la collinetta abbiamo trovato una quantità di persone che scavavano e ci siamo avvicinati. Tutti hanno gridato quando mi hanno visto, ma appena li ho salutati si sono rassicurati. Ho chiesto: “Avete qualche reperto antico?” “No”, hanno risposto, “assolutamente no”. Ho osservato: “A cosa vi servono quelle vanghe e quei picconi? Vi darò dei soldi per tutto quello che avete”. A quel punto la scena è cambiata e uno dopo l’altro hanno iniziato a frugarsi e hanno tirato fuori dei sigilli cilindrici che ho acquistato per il museo. La gente veniva da un piccolo villaggio, Hasyah, a circa un miglio di distanza e li ho mandati a prendere quello che avevano, mentre esaminavo il terreno. Sono tornati mentre stavo pranzando sullo zigurrat e ho comprato alcune terrecotte. Sono infine tornata a Khidhr e alla mia carrozza. Durante la notte sono andata giù a Ur Junction dove sono arrivata all’alba di giovedì nel freddo pungente del primo mattino, per incontrare il signor Woolley appena tornato dagli scavi e fare colazione -un pasto che ho accettato di cuore.
Abbiamo trascorso la mattinata a guardare le ultime scoperte e gli scavi e il pomeriggio esaminando il sito di Tall al Ubaid, che mi ha dato la più grande sensazione, credo, che in archeologia abbia mai sperimentato. Ho lasciato Ur venerdì sera, sono arrivata a Baghdad sabato pomeriggio e ho passato tutta la serata fino all’una di notte per scrivere il mio rapporto. Domenica scorsa J. M. mi ha portato al Ministero, dove ho depositato tutto quello che avevo portato al museo.
Poi sono andata a casa di Madame Jafar Pasha per partecipare all’incontro di un club femminile che si sta formando. È un’iniziativa a cui sono totalmente a favore - è un primo passo verso l’emancipazione femminile qui...
Gertrude Bell
Gertrude Bell fu archeologa, esploratrice e diplomatica; prima donna a laurearsi a Oxford con il massimo dei voti, si innamorò del Medio Oriente fin dal primo viaggio. Funzionaria dell’Arab Bureau, strumento dell’imperialismo britannico, Bell è stata fautrice di un rapporto con i popoli del Medio Oriente orientato alla loro progressiva indipendenza politica ed economica. A lei si deve la nascita del Museo nazionale iracheno.
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